Ogni maledetto Lunedì
Come spesso accade bella collaborazione con le agenzie si tende ad essere il più possibile disponibili per risolvere eventuali problematiche.
In quel caso, la cliente avevo chiesto una migrazione all’agenzia e mi era stato l’incarico per sistemare quanto prima. Si trattava di un e-commerce specializzato e che aveva alcune vendite giornaliere.
Dovetti quindi cercare di fare del mio meglio per mantenere la business continuity.
In poche ore riuscii a sistemare ma avevo bisogno di un ultimo ok da parte della cliente e dell’agenzia per sincronizzare i dati.
Si sperava che tutto si risolvesse in pochi minuti.
Ovviamente non andò così: l’agenzia era a sistemare un altro cliente e non mi permetteva di risolvere direttamente con la cliente.
Insomma dovetti aspettare alcuni giorni -rifacendo le sincronizzazioni- per risolvere la questione.
Ed era pure Lunedì… #fuckmonday
Ormai era abbastanza semplice migliorare la propria connessione e cambiare velocemente contratto.
In fondo per chi era cliente da oltre trent’anni , come mia madre, c’erano sicuramente delle agevolazioni.
Invece fu necessario cambiare completamente anche il numero e fare venire un tecnico per sistemare il nuovo modem e la linea.
Fu un incubo perché ci furono varie problematiche e dopo circa un mese riuscirono a lasciare invariata la linea ma a fare andare in porto io nuovo contratto (cambiando però il numero).
Ed era pure Lunedì… #fuckmonday
Quel giorno era previsto l’aggiornamento degli ip di molti domini.
Quindi si iniziò facendo una lista delle priorità prima di fare la migrazione.
Andò tutto alla grande senza intoppi.
E… Non ci credete nemmeno voi eh?!
Infatti ci furono vari problemi perché il software di rete che doveva mappare le richieste dell’interfaccia web del sito del fornitore ogni tanto “saltava”.
Per cui fu necessario analizzare per ogni dominio le configurazioni e impostarle correttamente.
Ed era pure Lunedì… #fuckmonday
Quella mattina mi arrivò una richiesta per una verifica di un pc aziendale.
Tale pc, di una nota marca americana, sembrava avere problemi di accensione.
Dopo aver fatto alcune verifiche sembrava essere ripartito.
Invece: emetteva vari suoni e luci tramite led in base a come venivano collegati i vari devices interni e come veniva staccata la corrente dal fantastico alimentatore.
Insomma dopo aver cercato i manuali onlie e le specifiche degli errori sonori e luminosi non fu possibile determinare con certezza perché non ripartisse.
Ah... i meravigliosi pc AMMEriGani di una supermegaditta...
Ed era pure Lunedì... #fuckmonday
Quando decisi di registrare il marchio, studiai per alcuni giorni la documentazione e le procedure.
In men che non si dica riuscii ad inviare la domanda e a farla registrare in poco tempo.
Sie! Siamo in Italia... In primis nella procedura c'era scritto di categorizzare le classi e cercare di essere specifici: qui feci un errore io nel generalizzare la tipologia.
Ciò portò ad una quasi accettazione della domanda, questo percHé a pochi giorni dallo scadere deella possibile opposizione, una multinazionale americana aveva posto il veto.
Dopo essermi avvalso di uno studio legale specializzato si fece tutta la trafila per sistemare tale opposizione. Ebbene dopo aver raggiunto un accordo con la controparte, ormai erano passati circa 2,5 anni.
Eppure la pratica giaceva da qualche parte dal Luglio scorso per essere accettata dai funzionari.
Decisi quindi di telefonare al Ministero(ne) dove degli affabili operatori cercarono di mettermi in contatto con chi di dovere e segnalando la questione.
Incredibilmente dopo 2 ore il mio marchio era registrato.
Giorni dopo mi scrisse il funzionario che per mail mi chiedeva (aveva tentato a chiamarmi dal centralino ma appariva da sconosciuto e quindi non avevo risposto) quale fosse la domanda e il problema.
Con una flemma stile Flash di Zootropolis si erano svegliati...
Risposi spiegando che era appunto andato a buon fine il tutto e chiedevo come mai era stata ferma la pratica.
La risposta fu: "Eh sì le confermo che abbiamo registrato il marchio e abbiamo mandato i dettagli al suo studio legale".
Ovviamente del perché fosseo passati ulteriori 6 mesi dall'accordo e dalla chiusura dell'opposizione rimarrà un mistero per tutti.
Ed era pure Lunedì... #fuckmonday
L’anno nuovo era iniziato con ottimi propositi e tutto andava alla grande. Gli aggiornamenti delle app non avevano dato problemi.
Poi all’improvviso, il giorno che dovevo fare diversi pagamenti, l’app della banca si era bloccata.
Per far ripartire l’autenticazione e i controlli fu necessario chiamare l’asse dopo una serie di “gabole” alle 20 ero di nuovo operativo.
Ed era pure Lunedì… #fuckmonday
Nel 2024 i buoni propositi e le positive vibes (come direbbero i "giovani") erano all'ordine del giorno.
Andava tutto bene e non c'era alcun problema né pensiero...
Ovviamente non era così!
L'anno non era iniziato nel migliore dei modi e una delle ultime sfighe, seppur banale, era la rottura totale del tasto di accensione
della macchinetta del caffè.
Dopo anni di onorato servizio, avevo dovuto studiarmi come smontarla, ordinare il pezzo e infine riparare il bottone.
Pure il caffè ci mancava...
Ed era pure Lunedì... #fuckmonday
Il momento del grande cenone era giunto e i preparativi erano iniziati.
In primis andava fatta la spesa.
Andando al supermercato in orari senza affollamento, avevamo preso tutto il necessario.
Se non che quando tornammo al carrello era sparito uno dei sacchetti resistenti che ci eravamo portati dietro.
Insomma la ciliegina per concludere l’anno: qualcuno ci aveva fregato il sacchetto.
Ed era pure Lunedì… #fuckmonday
Come ogni Natale cerco di organizzarmi per tempo per i regali, di cui la maggior parte acquisto online.
Di solito non ho problemi e mi affido a servizi seri in modo da non aver sorprese.
Quest’anno era andato tutto bene, mi mancava solo l’ultimo pacco con alcuni doni.
Ebbene, indovinate cosa è successo? Il fornitore pur scrivendo sul sito che sarebbe arrivato per tempo (3-4 giorni lavorativi), non è riuscito a consegnare e ancora sto aspettando (mi sono organizzato diversamente, ovvio).
Dico solo: sempre fino all’ultimo…
#fuckmonday!
Dopo mesi di notifiche e avvertimenti ormai tutti quanti erano passati a Google Analytics 4 per avere una completa visione dei dati dei siti.
Con tali statistiche era possibile avere ora un quadro più completo.
Poi mi sono svegliato... Ovviamente molti ancora non sapevano di cosa si trattasse oppure avevano impostato a metà le informazioni.
Insomma un delirio.
Ed era pure Lunedì... #fuckmonday
Altro...
Dopo alcuni anni il postino di zona era andato in pensione. Quindi fu sostituito da un un giovane pieno di energie e speranze.
Era sempre attento infatti alle consegne e non c'era mai una volta che si dovesse rincorrerlo.
Ovviamente ciò avveniva in un universo parallelo. Infatti, probabilmente si era allenato con Jacobs o Bolt, dato che impiegava al max 10 secondi per dare la possibilità
di rispondere al citofono ed indicargli dove lasciare la posta o aprirgli il cancello.
Non solo, non telefonava nemmeno (spesso lasciavo il cell sulle info di spedizione) e nemmeno era possibile
accorgersi se avesse lasciato un pacchetto.
Come l'ultima volta infatti, il genio delle poste, aveva incastonato il pacchettino (che celava un componente elettronico delicato), nell'intercapedine della cassetta e non era possibile vedere dalla
finestrella se ci fosse posta.
Ah... la gioventù efficiente...
Ed era pure Lunedì... #fuckmonday
Il mondo del web e dei blog in particolare, era ormai popolato di articoli acchiappa like ma alcuni riuscivano ancora a tenere alto l'interesse,
limitando l'uso di annunci sponsorizzati.
No dai, non ci credete neanche voi... Infatti molti blog -di tipo passatempo- avevano ormai implementato una miriad di network di ads.
In molti casi erano così estesi che praticamente il sito era ormai illeggibile da tutti i devices. Poi, con fare furbo, c'era anche chi si era spinto oltre
facendo in modo che fosse inevitabile sfiorare uno dei tanti annunci...
Ed era pure Lunedì... #fuckmonday
Nell'era del Digital Marketing e delle Pr Online era importante la presenza di articoli e approfondimenti su testate e portali di settore.
Non sempre era facile farlo comprendere agli imprenditori ma finalmente qualcosa si muoveva.
Allo stesso tempo avevo ormai allargato la platea di servizi dove poter pubblicare in men che non si dica.
Ovviamente qualcosa ogni tanto doveva andare storto: come quella volta, che c'era urgenza, -e ti pareva?!- e rincorrendo sia i redattori sia la redazione
avevo impostato il tutto con largo anticipo rispetto alla scadenza richiesta. Ma il destino volle che il portale in questione ebbe dei problemi nella pubblicazione:
in primis per il formato del documento (non si sa come non riuscissero a vederlo) poi percHé sul sito c'era un attacco in corso e chi doveva pubblicare nel weekend era malato.
Insomma una serie di sfighe colpirono tale pubblicazione, che alla fine fu necessario retrodatare.
Ed era pure Lunedì... #fuckmonday
Il sommo social network dopo anni di "resteremo sempre gratis" ha deciso improvvisamente (o forse per investimenti errati) di intraprendere
la strada degli abbonamenti per gli utenti. Ovvero tutti possono ora decidere di non ricevere più pubblicità sul proprio profilo.
Questo non solo ha generato scompiglio tra i gli utenti -non professionali- perché il messaggio crea abbastanza confusione, ma anche qualche timore tra
chi come tante agenzie pubblicitarie e aziende, investono diverso denaro per quelle pubblicità. Il non poter più ragiungere determinate platee ha davvero
messo in crisi molti.
E alcuni clienti e amici, giusto perché "loro non li freghi", hanno deciso di iscriversi all'abbonamento: se non che la meravigliosa piattaforma, qualora tu ti iscriva
all'abbonamento senza inserzioni ma tu le voglia fare, abbia deciso che verrà tolta e quindi bloccata la possibilità di fare le ads.
Ed era pure Lunedì... #fuckmonday
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